Le norme vigenti relative al recupero del sottotetto

Le norme vigenti relative al recupero del sottotetto

sottotetto in primo piano

Hai comprato un appartamento con sottotetto e vorresti recuperare questo spazio non abitabile per avere a disposizione una stanza in più? Hai mai pensato di utilizzare il sottotetto come mansarda?

Avere un sottotetto non abitabile e trasformarlo in mansarda è una buona occasione per renderlo vivibile ma non è semplice fare ciò, in quanto dovresti conoscere le normative in materia. Non solo perché potresti incorrere in sanzioni ma potresti compromettere anche l’agibilità dell’abitazione. In questo articolo vogliamo darti informazioni dettagliate sulle normative vigenti che dovresti assolutamente conoscere.

Cosa si intende per sottotetto?

Il sottotetto non è altro che lo spazio compreso tra il tetto e il solaio di copertura dell’unità abitativa. Questo è posto all’ultimo piano di un’abitazione ed è formato da un angolo concavo e non è abitabile.

In genere esistono due tipologie di sottotetto:

  • Camera d’aria: è uno spazio non idoneo a supportare le persone o cose, infatti, è destinato a proteggere l’ultimo piano della casa;
  • Soffitta: si tratta di uno spazio non abitabile dove lo possiamo utilizzare come deposito oppure per stendere la biancheria ecc..

Come avrai ben capito, il sottotetto per legge non è abitabile ma vediamo le norme in materia per sfruttare questo spazio in più e renderlo vivibile.

Regole da seguire per rendere il sottotetto vivibile

Per trasformare un sottotetto in mansarda ci sono dei requisiti che la legge impone di rispettare:

  • L’altezza minima interna: questa non deve superiore a 1,50 m;
  • L’altezza minima dal pavimento: non deve essere inferiore a 2,7 m per i locali di servizio mentre 2,4 per i locali ad uso soggiorno;
  • Il rapporto areo illuminante: indica il rapporto tra la superficie di calpestio e quella delle finestre. Per far sì che la zona sia molto luminosa e ci sia un ricambio d’aria sufficiente, il rapporto non deve essere inferiore a un ottavo.

Ricorda però che le leggi regionali per il recupero del sottotetto cambiano da regione a regione, quindi, informati prima di iniziare con i lavori e non è detto che le indicazioni che ti abbiamo dato siano corrette nella tua città. Inoltre, se abiti in un condominio accertati che non ci siano divieti al cambio di destinazione d’uso del sottotetto.

Quali permessi occorrono

Se hai deciso di rendere il sottotetto vivibile sarà necessario presentare al comune una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e pagare un contributo per la costruzione. Ogni comune deciderà i costi per la realizzazione per questi interventi.

Fatte tutte queste premesse è sempre bene rivolgersi ad un professionista che saprà come aiutarti.

Redazione

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